Mani come piume leggere carezzano i tasti bicolori di un piano.
Sette note unendosi nell’aria s’innalzano, componendo una musica dolce e soave; musica che in pochi attimi sa regalare la pace,
pace che spesso si perde nel frenetismo del mondo. Resto affascinata e in silenzio l’ascolto.
E mentre il pianista sta ancora suonando, divento la protagonista di qualcosa di magico,
perché una poesia dal niente nella mia testa già è nata; è nata come nasce un fiore selvatico,
senza ricevere alcun tipo di cura, eppure è lì, con i suoi vivi colori,
vera opera d’arte di madre natura.
Lucia Manna28/08/2012
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